sabato 22 marzo 2008

This is rock'n'roll 3

This is rock’n’roll
Totally uncool r’n’r zine

Torna lo spazio musicale dedicato questa volta ad un’uscita recente (febbraio 2008), si tratta dei grandissimi Dirtbombs: due bassi, di cui uno fuzz, due batterie e Mick Collins (Gories, Blacktop, King Sound Quartet, Screws solo per citare alcuni gruppi) alla voce e chitarra per una delle migliori band rock’n’roll degli ultimi anni!

Dirtbombs – We have you surrounded – (In the red 2008 lp/cd) ••••
Dopo un pò di silenzio, interrotto dalla splendida ed IMPERDIBILE raccolta “If you don’t already have a look” tornano i grandissimi Dirtbombs con un nuovo Lp uscito, come al solito, per la sempre ottima In The Red. Con questo nuovo disco ampliano ulteriormente il loro già largo bagaglio di influenze accostando al garagepunk-soul (non che i Dirtbombs siano mai stati una garage band nel senso più stretto del termine) sonorità anni ’70, black e new wave/post punk (d’altra parte Mick Collins ha sempre espresso il suo amore per band come Swell Maps, Wire, Gang of Four, Pere Ubu ecc.). Per capirlo basta ascoltare il garage funk di "Indivisibile" e "Wreck my flow", che riportano alla mente i Gang of Four, o la splendida cover degli Sparks "Sherlock Holmes" o ancora "It’s not fun until they see you cry" o "They have us surrounded" pezzi riconducibili a certe sonorità post punk e new wave rivisitate in salsa Dirtbombs, ovvero fuzz a manetta! Un disco ancora una volta diverso dai precedenti e che suona decisamente “strano”, per capire cosa intendo ascoltate "Race to the bottoms": otto minuti e venti secondi di rumorismo sperimentale in cui i nostri cazzeggiano (a dir la verità dopo il primi ascolti, in cui ce li si immagina ghignare mentre suonano, questo pezzo diventa decisamente palloso) facendo casino con gli strumenti e vari effettazzi elettronici… puro noise! Non mancano i pezzi in stile Dirtbombs (anche se è ben difficile stabilire uno “stile Dirtbombs”) come le schegge fra garage punk, blues e soul "Ever’ lovin man", "Pretty princess day", "I hear the sirens" in cui i nostri dimostrano di essere gli indiscussi maestri (loro malgrado eh eh eh) di un certo tipo di musica!Da notare anche "Leopard man at C&A" il cui testo è tratto da una graphic novel di Alan Moore (no dico Alan Moore!!!) e la “ballata” fuzz "La fin du monde" cantata in francese!
Insomma un disco estremamente variegato, con mille sfaccettature non facilissimo e che richiede più ascolti prima di essere assimilato (lo ammetto al primo ascolto non mi aveva convinto completamente ma ora più lo ascolto e più mi piace) e che potrebbe (per la enorme felicità di Mick Collins) fare incazzare o quanto meno deludere i fan più oltranzisti del garage. Sembra quasi che Mick e soci si divertano a sperimentare e ad esplorare nuove e “strane” sonorità, anche se è perfettamente riconoscibile il loro stile unico che li ha resi, fin dalla prima metà degli anni ’90, una delle migliori realtà garage anche se loro odiano questa etichetta (e spero di aver fatto capire che il loro approccio al garage è decisamente variegato) e considerando cosa viene spacciato oggi per garage non si può dargli torto.
In ogni caso un ottimo disco (anche se probabilmente non il loro migliore) decisamente consigliato! Insomma smettete di ascoltare la merda indie fighetta che infesta questo mondo (si sto parlando di tutte queste band inglesi del cazzo!) se cercate un grande band rock’n’roll (ma non solo!) i Dirtbombs continuano a non avere rivali!!!

E ricordate sempre: beware the soulless cool!!!


Legenda: •bleargh, slborgh, che schifo!!!; •• si può evitare; ••• è ok; •••• to yeah!!!; ••••• siete ancora qua!?! Andate a prenderlo sciocchi!!!

p.s. mi sono appena accorto che è un anno esatto che scrivo e "disegno" stronzate su sto coacervo di cazzate... uaò è sorprendente! avrei scommesso che non sarei durato più di qualche mese, ma si sa solo quelli davvero bravi proseguono... o quelli più incapaci, come nel mio caso.

1 commento:

Longinous ha detto...

bè, basta vedere da quant'è che scrivo io per rendersene conto :D