This is rock'n'roll
Totally uncool r'n'r zine
Mark Sultan - The sultanic verses - (In the red 2007 Lp/Cd) ••••
Torna Mark Sultan, aka BBQ, una delle punte di diamante della scena garage punk canadese (ha suonato, fra gli altri, con: Les Sexareenos, Sunday Sinners, Mind Controls per non parlare dei due splendidi albums con King Khan) con un nuovo album solista per la mai troppo lodata In The Red.
La decisione di usare il nome Mark Sultan e non il classico BBQ, come aveva sempre fatto nella versione solista, è sintomo di un nuovo approccio alla one man band. Come spiega lo stesso Mark nelle noti di copertina in questo disco ha suonato (da solo!) una completa strumentazione da band (chitarra, basso, batteria e, a volte, piano), coadiuvato in qualche pezzo da un paio di amici. Solo qua e là nell’album ritorna alla modalità one man band stile BBQ (chitarra + batteria minimale spesso suonate contemporaneamente!).
Per quanto riguarda la musica ci troviamo di fronte ad un ottimo album di rock’n’roll bello grezzo, ma con maggiori melodie pop rispetto al passato e, grazie all’approccio da band, con sonorità piu’ compatte ed articolate.
L’album è un perfetto mix di garage, rock’n’roll, rhytm’n’blues, punk, un pizzico di rockabilly e di country e delle ottime melodie pop, il tutto rivisitato dalla sporchissima chitarra di Mark Sultan.
Se vi piacciono il garage e il rock’n’roll piu’ grezzi e sinceri (e magari non disprezzate un tocco di pop) questo è il disco per voi!!! Oserei dire che si potrebbe accostare Mark Sultan a quel genio di Billy Childish, quanto meno per quanto riguarda un certo tipo di approccio alla musica. Certo non c’è niente di particolarmente diverso o innovativo ma alla fine è bello anche per questo. Insomma è solo rock’n’roll… ma mi piace!!!
La decisione di usare il nome Mark Sultan e non il classico BBQ, come aveva sempre fatto nella versione solista, è sintomo di un nuovo approccio alla one man band. Come spiega lo stesso Mark nelle noti di copertina in questo disco ha suonato (da solo!) una completa strumentazione da band (chitarra, basso, batteria e, a volte, piano), coadiuvato in qualche pezzo da un paio di amici. Solo qua e là nell’album ritorna alla modalità one man band stile BBQ (chitarra + batteria minimale spesso suonate contemporaneamente!).
Per quanto riguarda la musica ci troviamo di fronte ad un ottimo album di rock’n’roll bello grezzo, ma con maggiori melodie pop rispetto al passato e, grazie all’approccio da band, con sonorità piu’ compatte ed articolate.
L’album è un perfetto mix di garage, rock’n’roll, rhytm’n’blues, punk, un pizzico di rockabilly e di country e delle ottime melodie pop, il tutto rivisitato dalla sporchissima chitarra di Mark Sultan.
Se vi piacciono il garage e il rock’n’roll piu’ grezzi e sinceri (e magari non disprezzate un tocco di pop) questo è il disco per voi!!! Oserei dire che si potrebbe accostare Mark Sultan a quel genio di Billy Childish, quanto meno per quanto riguarda un certo tipo di approccio alla musica. Certo non c’è niente di particolarmente diverso o innovativo ma alla fine è bello anche per questo. Insomma è solo rock’n’roll… ma mi piace!!!
E ricordate sempre: beware the soulless cool!!!
Legenda: •bleargh, slborgh, che schifo!!!; •• si può evitare; ••• è ok; •••• to yeah!!!; ••••• siete ancora qua!?! Andate a prenderlo sciocchi!!!
1 commento:
Well said.
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